Descrizione
Un drammatico incendio nel 1690 arrecò grossi danni alla Chiesa Madre di S. Nicola di Mira, distruggendo la documentazione ivi conservata, per cui, mancano gli elementi testuali relativi alla data di costruzione dell'edificio. Tuttavia, considerando che l'adorazione di S. Nicola di Mira scaturì dal trafugamento avvenuto in Oriente dei resti del Santo, per essere custodite a Bari nel 1087, è ragionevole ritenere che la Chiesa Madre dedicata al Santo sia stata realizzata durante la dominazione normanna, tra l'XI ed il XII secolo, in prossimità del Castello. Attorno a tali due poli, si andò estendendo ed aggregando il borgo medioevale.
La Chiesa Madre si ergeva in posizione di dominio della sottostante vallata e si affacciava su di una piccola piazza rettangolare. La facciata della Chiesa era quadrangolare e presentava sulla destra una torre campanaria quadrata che sovrastava Teora, fatta costruire dal Vescovo Joseph Nicolaj. Il portale in pietra, realizzato nel XVIII secolo, era preceduto da una gradinata.
L'interno era originariamente a croce latina ad unica navata, a cui ne venne aggiunta una seconda dopo il terremoto del 1732. La Chiesa era abbellita da uno splendido organo sopra il portale d'ingresso, da stucchi paretali, da cappelle con statue di Santi, da dipinti vari, tra cui l'Assunzione della Vergine Maria, di autore ignoto, che era collocata sotto la volta, la "Sacra Famiglia" e la "Morte di San Nicola di Mira" (una delle ultime opere di Michele Ricciardi risalente al 1749), un coro ligneo che copriva tutta l'abside. Inoltre, nell'edificio religioso si custodivano le ossa del Patrono di Teora, S. Nicola di Mira, nonché di altri Santi (S. Vito, S. Teodoro, S. Reparata e S. Gioconda).