Descrizione
Tra le varie opere d'arte custodite, si ricordano la statua lignea di S. Nicola di Mira del XVII secolo, quella di S. Emidio del XVIII secolo, un crocifisso di legno di fine XVIII secolo, due altari della chiesa della Congrega dei Morti, di cui uno di marmo (XIX secolo) e l'altro in pietra rossa locale e marmi (XVIII secolo), una statua lignea della Madonna col Bambino, tre dipinti raffiguranti gli Evangelisti ed uno relativo alla morte di S. Nicola di Mira, risalente al 1749, una delle ultime opere di Angelo Michele Ricciardi.
L'edificio religioso, sorto nel periodo post terremoto del 1980, ha sostituito la precedente Chiesa di cui, oggi, sono rimasti soltanto alcuni ruderi, ossia parte della parete absidale e le basi in pietra all'ingresso delle antiche colonne. Il culto della comunità teorese nei confronti del Santo Patrono scaturì dal trafugamento delle reliquie avvenuto in Oriente, per poi essere custodite a Bari nel 1087. Sotto la dominazione normanna, tra XI e XII secolo, la devozione si diffuse a macchia d'olio sulla popolazione, parallelamente allo sviluppo del borgo medievale di Teora.
La Chiesa originaria dominava la vallata e si affacciava su una piccola piazza rettangolare. La facciata era quadrangolare e presentava, sulla destra, una torre campanaria quadrata, che sovrastava l'intero centro abitato. Rilevanti erano anche le opere d'arte al suo interno, tra cui la "Morte di San Nicola di Mira" , opera di Angelo Michele Ricciardi (1672-1753), risalente al 1749 e custodita, oggi, nell'attuale edificio religioso. La nuova Chiesa Madre, infatti, conserva numerosi arredi provenienti dal preesistente luogo sacro, oltre che dalla Congrega dei Morti. Si segnalano, in particolare: le statue lignee di San Nicola di Mira del XVII secolo e di Sant'Emidio del XVIII secolo, un crocifisso di legno di fine XVIII secolo, due altari (di cui uno di marmo del XIX secolo e l'altro in pietra rossa locale e marmi del XVIII secolo), una statua lignea della Madonna col Bambino e tre dipinti raffiguranti gli Evangelisti.